venerdì 28 novembre 2008

S.ELISABETTA



Lo scorso 17 novembre la nostra parrocchia ha vissuto una giornata particolare, ricordando S. Elisabetta, una santa che nel breve arco di tempo della sua vita terrena, 24 anni, realizzò mirabilmente i disegni di Dio prima come principessa, poi come moglie, madre e vedova, insegnando a se stessa e trasmettendo alle generazioni seguenti l'incomparabile rinuncia a se stessi e della carità a servizio di Dio. Collocava la sua dedizione in una cornice di normalità, che includeva anche piccoli gesti "esteriori", ispirati non a semplice benevolenza, ma a rispetto vero per gli "inferiori". In un momento di difficoltà lei pregava così: "Signore Dio affido me stessa, i miei bambini, e tutta la mia famiglia a Te. Proteggimi mentre compio la tua volontà e concedimi la forza per farlo". Sia per noi un esempio nella vita della parrocchia e non solo...

sabato 15 novembre 2008

Il saluto del Parroco

Una madre camminava con il suo bambino sotto i portici di una via cittadina; portava una borsa di plastica piena di pacchetti e sbuffò, rivolta al bambino: "Ti ho preso la tuta rossa, ti ho preso il robot trasformabile, ti ho preso le bustine dei calciatori ... che cosa devo prenderti ancora?"
"Prendimi la mano" , rispose il bambino.

  • Sogno una Parrocchia che abbia il coraggio di allargare le sue cinta murarie in tenerezze di abbracci.
  • Una Parrocchia non "di cose", ma "di casa". Ospitale con tutti, familiare con tutti.
  • La sogno come tenda appostata tra le pozzanghere delle nostre anime inquiete, come Comunità che si prende per mano (Comunione) e tende la mano (Missione).
Parrocchiaconventino.blogspot.com:si vola, si naviga, si fa il giro del mondo. Un umilissimo punto-luce che, cercando il lucerniere, si fa video, e con pagine semplicissime proclama che la grandezza sta nel rivestire di straordinarietà l'ordinarietà.

E' l'impegno di tutti... è un grazie a tutti.

Il Signore vi dia pace.
P.Umberto

N.B.
Blog:
diario di bordo

Non si tratta della borsa di plastica piena di pacchetti...è, semmai, il catino sacro entro cui c'è scritto il tuo nome... perchè Dio ti ama.


giovedì 13 novembre 2008

SULLA VIA DI S. PAOLO


Stasera si è svolto il primo incontro di corso biblico, incentrato sulla figura di S.Paolo, tenuto da Don Vincenzo Lo Passo. E' stato un incontro partecipato, ed è stata occasione per riflettere. Si è discusso di Paolo sulla Via di Damasco, della sua conversione, del suo essere chiamato, conquistato, afferrato da Cristo. La grandezza è che Paolo si accorge che Cristo e Chiesa sono un'unica cosa, LUI è Chiesa. Paolo cambia la sua idea di legge, e mette al centro della sua vita il Signore. A Damasco lui risorge, e si trova a dover portare il nome di Gesù al mondo, è questa la sua missione, per lui il vangelo non è una dottrina, ma una persona: CRISTO. L'esperienza di Paolo, profonda e interiore, può essere l'esperienza di ciascuno di noi, che giorno per giorno abbiamo paura di dimostrare la nostra fede, ma l'importante è "vivere di Cristo", e lasciarsi guidare da LUI.

domenica 9 novembre 2008

SERVIRE CON SEMPLICITA'


Ieri durante la messa delle 10.00 si è svolto il mandato dei ministranti, un momento di chiesa, una festa della nostra comunità, e proprio ieri si festeggiava la giornata della chiesa Lateranense, prima della Cristianità. La chiesa, la nostra casa, il luogo in cui ognuno di iannoi può prestare il servizio, e questo è quello che ieri alcuni ragazzi, preparati da Fra Mariano, hanno affermato, dicendo il loro "si" certo, con amore, dedizione e semplicità al Signore. Padre umberto si riferiva ai ragazzi e non solo, quando diceva di non stancarsi mai di illuminare i nostri luoghi, anche quando si ha paura, o non si ha quasi nulla, o quando si è stanchi. Ciò che posso dire a questi nuovi ministranti è di continuare così, con la "sana"voglia di essere protagonisti attivi nella "Casa di tutti", sempre con lo sguardo rivolto a LUI, e di ricordare che Dio non resta tra le pietre ma nei cuori! Auguri ragazzi!

CHIAMATI E MANDATI


Ieri 8 novembre si è svolto in Chiesa il mandato dei catechisti e dei ragazzi, che ha segnato il vero inizio dell'anno catechistico. Un momento davvero bello, vissuto insieme ai ragazzi, ai catechisti e ai genitori, in cui P.Umberto è riuscito con semplici parole e gesti a spiegare il vero significato di essere chiamati e mandati... Leggendo innanzitutto il vangelo di Giovanni, in cui il Signore dice ai discepoli: "Venite e Vedrete, è questo l'invito che propone ad ognuno di noi, propone di fidarci perchè vedremo, capiremo solo abbandonandoci a LUI. Padre umberto poi ha preparato 3 segni: il primo segno era rivolto ai genitori, una "roccia" con sopra le fedi, per invitare ad ascoltare la Parola di Dio, per essere costruttori di casa sulla roccia. Il secondo segno era rivolto ai catechisti, il testo proprio del catechismo, per annunciare e testimoniare con gioia la fede della Chiesa. Il terzo segno era rivolto soprattutto ai ragazzi, le tre uova che rappresentavano la FEDE, la SPERANZA, la CARITA'. Questo segno, molto originale, sta ad indicare il fatto che queste uova si schiuderanno prima o poi, e noi ci dobbiamo impegnare perchè questo accada. E' un'occasione in più, dopo la notra famiglia, che il Signore ci dà per il nostro cuore ed imparare a capire, a conoscere e a vivere il triplice dono delle virtù. Credere in Lui! Sperare in Lui! Amare i fratelli!